Percorso storico feudale

Dettagli del documento

La storia del nostro territorio

Descrizione

Introduzione

Percorso storico feudale

Poiché lo studio dell’entità feudale riguardante il villaggio di Sanluri non è mai stato trattato in modo esaustivo, abbiamo colto l’invito, venutoci da più parti, di trattare la ricostruzione storica del feudalesimo nel Regno di Sardegna, ed in particolare quello che interessò il villaggio di Sanluri.
La Corona d’Aragona, realizzò il Regno di Sardegna, seguendo in massima parte il sistema catalano-aragonese della concessione in feudo delle terre conquistate da parte del re, a coloro che, con uomini, mezzi e denari, e spesso anche di persona, avevano contribuito alla realizzazione del nuovo Stato Sardo.
La storiografia sulla Sardegna medievale e moderna ha approfondito lo studio di due entità di governo del territorio: in primo luogo quella del villaggio sardo, dunque una forma di governo a stretto contatto con le popolazioni rurali; in secondo luogo, quella dello Stato: l’iniziale Regno di Sardegna della Corona d’Aragona, al quale seguì la Corona di Spagna, i Borboni di Francia e gli Asburgo d’Austria, per poi passare nel 1720 al casato dei Savoia.
Fu dunque il nuovo Stato sardo sin dalla sua costituzione (1324) a dettare, a proprio vantaggio, (tramite il sistema feudale di lontana matrice franca), le linee di politica generale miranti la governazione di quel complesso sistema amministrativo della popolazione, del territorio e del piccolo villaggio, che la sovranità iberica affidava al feudatario di turno.
Nella lunga storia feudale del Regno di Sardegna, il villaggio di Sanluri , venne concesso in feudo a sette famiglie, in massima parte di provenienza iberica, le quali, per oltre cinquecento anni hanno amministrato la vita dei nostri padri, ed in questo percorso vogliamo far conoscere una parte della loro storia sperando di aver fatto cosa gradita ai miei concittadini.

Il Castello di Sanluri

Castello Saluri

Il castello di forma quadrata con lati di 26 m, mura alte 12 m e spesse 2 m, ai suoi angoli si elevano quattro torrette. Nell’interno della corte si nota una scala a ” T in pietra, che porta al primo piano del cosiddetto ” palazzo”, sorto nel 1355, per volontà di Pietro IV d’Aragona Da allora Sanluri divenne feudo Aragonese ed il castello, dal 1436, sede del Visconte e delle Sua famiglia. “De Sena, Piccolonimi, Castelvì e Aymerich”. Nel 1925 il Castello passò dagli Aymerich al Generale Conte Nino Villa Santa, il quale intraprese radicali restauri. Il castello è oggi ripartito in quattro musei.
Due di questi conservano cimeli e documenti delle due guerre mondiali, delle campagne d’Africa e del fascismo; nel terzo è esposta la Collezione delle Cere, costituita da più di trecento pezzi con ritratti, sculture di ogni genere, realizzati in una cera particolare da artisti tra il cinquecento e I’ ottocento.
Alcuni sono bozzetti di monumenti, altri cammei. Si tratta della maggiore raccolta d’Europa. Vi sono opere dell’Ammannati, Susini, Zumbo, Giambologna, Piamontini, Mazzafirri, ecc. Il quarto si identifica nel quartiere feudale ed è dotato di mobili, arredi, dipinti e sculture che spaziano dal Rinascimento al Risorgimento. Al piano terra, nel salone delle milizie ospita il Museo Risorgimentale dove si vedono armi, equipaggiamenti e bandiere, donati nel 1927 da Emmanuele Filiberto di Savoia Duca d’Aosta all‘amico fidato Nino Villa Santa e quivi trasferiti dalia Reggia di Capodimonte.
Alcuni cimeli sono d’ importanza nazionale: fra questi il tricolore della Vittoria, che dalla torre di San Giusto consacrò Trieste all’ Italia il 3 novembre 1918, e il bollettino della Vittoria, originale Sottoscritto dal Maresciallo d’ Italia Armando Diaz.

CONTATTI:
Via Gen. Villa Santa n° 1
Ufficio: tel. e fax 070 9307105
musei 070 9307184
cell. 393 991 6135
email castellodisanluri11@tiscali.it

Sito internet:  www.castellosanluri.it

Informazioni su Sa Battalla: http://www.sabattalla.it

Ultimo aggiornamento: 02/11/2023, 10:48